Perché internazionalizzare?
Fondamentalmente perché internazionalizzare significa accrescere il patrimonio di conoscenze e di relazioni, significa aumentare il numero di potenziali clienti interessati ai prodotti e ai servizi, significa accedere ad un mercato globale molto più grande del mercato locale. Potremmo dire che internazionalizzare porta a diminuire il rischio di rimanere fuori dal mercato con prodotti obsoleti o una maniera obsoleta di venderli. Infine, internazionalizzare significa un aumento delle opportunità di guadagno.
Internazionalizzare le PMI: i vantaggi di oggi
L’internazionalizzazione porta enormi benefici al sistema paese, soprattutto in termini di esportazioni. Il piano Next Generation EU vuole stimolare l’internazionalizzazione delle PMI tramite l’accesso a finanziamenti estremamente agevolati e a fondo perduto. L’azienda che vuole accedere ai finanziamenti dovrà progettare il piano di espansione, tenendo presente 3 attività imprescindibili: la transizione digitale ed ecologica, la partecipazione ad eventi nazionali ed internazionali e lo sviluppo del commercio elettronico nei paesi esteri.
Il 28 ottobre si è aperto il bando, volto ad internazionalizzare sempre più realtà italiane, che permette alle aziende che ne hanno i requisiti e ne fanno richiesta, di ricevere un finanziamento fino a 300.000 euro. A fondo perduto per una quota fino al 25% (o 40% se operano nel Sud Italia) per le attività di sviluppo commerciale sia in Italia che all’estero attraverso la partecipazione a fiere e mostre internazionali, l’avvio di progetti di digitalizzazione e transizione ecologica o l’apertura di e-commerce per la vendita di prodotti italiani all’estero. Internazionalizzare la propria azienda diventata così una necessità richiesta dal mercato odierno e un vantaggio grazie ai fondi a disposizione.
4 passi per internazionalizzare la propria azienda
Per internazionalizzare un’azienda non bastano le risorse economiche. Servono le 3 T: Team e relative skills o meglio una squadra di professionisti competenti nel settore, Tools ovvero strumenti adatti e Time, il tempo da dedicare al progetto e alle varie attività. Vediamo passo per passo come internazionalizzare una PMI.
- Individuazione dei parametri e ricerca dei dati. Stabiliti i parametri, viene redatta una scheda informativa dettagliata paese per paese che raccoglie le caratteristiche interessanti secondo gli obiettivi prefissati per definire un piano di internazionalizzazione concreto.
- Ranking di paesi e priorità. Il match tra i parametri individuati e i dati raccolti, crea una classifica dei paesi in cui è vantaggioso investire. Di seguito l’esempio di tutte le informazioni raccolte per definire se il paese in questione fosse d’interesse o meno per un cliente nel settore energy che ha avviato il processo di internazionalizzare per la sua realtà.
- Definizione degli strumenti e delle risorse. Le persone sono le principali risorse, se non la più importante per internazionalizzare l’azienda in modo proficuo. Definito il team e le risorse, si stila un piano di azione con un Gantt che definisce le attività, i compiti e le tempistiche. Internazionalizzare sarà così ancora più immediato.
- Sviluppo commerciale estero. Si identificano i paesi obiettivo in cui è proficuo espandere il proprio mercato. In questa fase, si ricercano eventuali partner sul paese e si entra in contatto per avviare la trattativa commerciale per la vendita o la distribuzione.

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